Il termine ristrutturazione viene spesso usato inappropriatamente, fare interventi edilizi nelle nostre abitazioni non sempre significa che la stiamo ristrutturando, ma semplicemente che stiamo effettuando lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. Dovremo fare una distinzione tra lavori di ristrutturazione vera e propria, lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria e gli interventi di restauro e di risanamento conservativo.
I lavori di ristrutturazione edilizia sono interventi edilizi atti a trasformare gli edifici esistenti, attraverso il ripristino, la sostituzione, la modifica o l’eliminazione architettonici o attraverso l’inserimento di nuovi elementi ed impianti:
Ristrutturazione edilizia:
–demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello precedente;
-trasformazione di superfici utili e abitabili,
-costruzione di ascensori o di scale esterne;
-cambiamento di destinazione d’uso dell’immobile;
-frazionamento di unità immobiliare;
Manutenzione ordinaria:
-realizzazione di volumi tecnici o verande esterne;
-realizzazione di chiusure e aperture, sia esterne che interne;
-sostituzione di infissi o modifica dei materiali;
-rinfacciamento di rampe e scale;
Manutenzione straordinaria, appartiene alla categoria di Edilizia Libera, opere necessarie alla sostituzione o al rinnovamento di parti strutturali dell’edificio:
-tinteggiatura e rifacimento dell’intonaco;
-manutenzione di caldaie e impianti di riscaldamento;
-riparazione impianto elettrico;
-sostituzione di apparecchi igienico-sanitari e riparazione impianto idrico.
Gli interventi di restauro sono volti al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione di immobili con un particolare valore storico, architettonico e ambientale, e per tali lavori sono ammessi anche materiali e tecnologie diverse da quelli usati per la costruzione. Per risanamento conservativo, si intendono quei lavori atti al recupero igienico, funzionale e statico e si possono realizzare anche sulle strutture e sull’impianto planimetrico dell’immobile.
Con il Decreto-legge Rilancio (17 luglio 2020) sono state apportate grosse novità in materia di ristrutturazione edilizia e miglioramento energetico. Fino al 31 dicembre 2021 sarà possibile usufruire della detrazione fiscale al 110% a patto che gli interventi di riqualificazione energetica siano associati ad uno dei seguenti interventi trainanti: interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinati, sostituzione degli impianti di climatizzazione; interventi antisismici sugli edifici presenti nelle zone antisismiche 1,2,3. In questi casi gli interventi agevolati della detrazione del 50% o 65% possono usufruire della detrazione fiscale del 110% in 5 anni.